Famiglie e Guarigioni

Problemi di pelle guariti con il “bagno fiorito”

I problemi di pelle (eruzioni cutanee varie, bolle inspiegabili, psoriasi) mettono a nudo una profonda ferita emozionale che, spesso, riguarda persone che si sentono svalutate, disprezzate, poco “toccate” o non toccate nell’amore e nel rispetto. Nel caso dei bambini, dietro un disagio a carico della pelle, può celarsi un senso di forte inadeguatezza nei confronti del proprio posto nel mondo.

Scrive C.Jodorowsky nel suo “Il collare della tigre” nel cap.8 , a proposito delle bolle che, a sette anni, aveva su tutto il corpo e della sua esperienza con la guaritrice Paquita:

“…Ad un certo punto Pachita si rivolse a me: “Vieni, figlio mio, passa”. Non mi avevano mai chiamato figlio mio in tono così dolce. Dalla bocca dei miei genitori quella parola usciva come una rete in una battuta di caccia, e sembrava provenire dai libro dei conti familiari pendenti, con tutti i conflitti ancora irrisolti legati alla paternità ed alla maternità. La voce di Paquita risuonò dentro di me come un inno d’amore.

“Come ti chiami bimbo bello?”- “Axel”, risposi commosso.

“Sai cosa significa?”- “Sì:l’asse”

“L’asse del cielo. Ax è l’asse, mentre el è il cielo. Dammi le tue belle manine.”. Le avvicinai a lei, e mentre le teneva nella sua mano sinistra come in un recipiente di acqua benedetta bollente, io mi sentii posare delicamente la sua destra sulla fronte.

“Che ti succede piccolo mio?”- Mi sembrava di trovarmi in una sfera calda come una placenta, ero completamento protetto, al sicuro. Ero solo con lei, nell’intimità atemporale e aspaziale della sua presenza. E sentii risuonare la sua voce nel mio petto come se la conoscessi da sempre. La voce dello sciamano o del guaritore ci risulta conosciuta perchè è parte di noi stessi, è la eco essenziale del nostro stesso cuore. Per questo, quando vi si entra in contatto, si ha la sensazione di tornare a casa. Si ritorna all’essenza originaria, al cuore universale. Provai allora un grande sollievo e risposi: “E’ tanto tempo che le bolle mi divorano, i miei genitori dicono che succede perchè sono troppo nervoso”-

“Io non credo che tu sia troppo nervoso, piccolo mio. Credo che tu abbia tanto dolore e sia spaventato e le tue bolle ti “proteggono”.

Non era solo una guaritrice ma anche una fine psicologa. A quelle parole, mi sentii  la gola in fermento. Lei mi strinse con forza le mani e capii he comprendeva senza limiti qualcosa che io non riuscivo neppure a formulare. Finalmente qualcuno era riuscito a capire che le bolle erano il frutto del mio stress familiare, che erano la mia corazza di protezione, una prigione intorno a me. Disperatamente, scoppiai a piangere come se tutto ciò che avevo trattenuto dalla nascita si fosse sgretolato. Mentre piangevo, lei sussurrava dolcemente: ‘Fà uscire questo dolore, piccolo mio, fallo uscire..’…”

Dopo il consulto, Paquita suggerì ai genitori di Cristobàl di fargli un “bagno fiorito”, tutte e due insieme, una volta al giorno per sette giorni.

Così andò il primo bagno di guarigione: “…Mi spogliarono e diedero inizio alla cerimonia facendomi entrare in una grande tinozza di plastica blu piena di acqua calda. Insieme mi aspergevano d’incenso, cantando e pregando, e mi versavano in testa tazze su tazze di acqua fiorita, lasciando scivolare la bellezza su tutto il mio corpo. Insieme a quell’acqua scorsero anche le mie lacrime, per l’intera durata della cerimonia. Quando me ne andai, mi sentivo profondamente riconciliato con me stesso.  Alejandro e Valerie, mi fecero amorevolmente il bagno tutti i giorni con la lozione profumata  ed io, ad ogni bagno, guarivo un pò di più. Attraverso questo “battesimo”, mio padre si concesse il tempo di accarezzarmi e, attraverso questo contatto, farmi esistere.

Nella successiva visita a Pachita, le bolle erano scomparse.”

*Nota importante per chi volessere sperimentare il “bagno fiorito“: come in ogni psicorituale, per qualsiasi ragione non fossero presenti i genitori, è possibile mettere in opera l’atto di guarigione tramite due genitori metaforici. E’ possibile mettere in opera l’atto anche per ammorbidire conflitti di coppia/tra fratelli e sorelle etc. L’importante è che siano presenti entrambi gli archetipi del femminile e del maschile.

Il suggerimento, a carattere spirituale, non sostituisce la diagnosi e l’intervento del medico.

Pubblicità