Care amiche e amici, in questo delicato momeno storico e sociale che tutti noi stiamo attraversando a causa dell’ormai noto virus, momento che ci chiama a rivedere le nostre abitudini e costruirne altre senza più indosso i consueti automatismi, siamo chiamati a Fare Coscienza e porci delle domande. Tutto il tempo libero, tutto insieme, da trascorrere forzosamente a casa se non per brevi commissioni o passeggiate, ci pone davanti: a noi stessi, alla/alle persone più vicine a casa con noi e ci pone davanti ad un troneggiante “Come mai tutto questo?” .
Per chi crede di annoiarsi questo periodo a casa, niente di più falso.
La crisi ci sta ponendo di fronte al naso tre montagne o tre mari, fate voi. A me piace pensare a tre mari.
1)Il mare di noi stessi.
Avete mai passato tanto tempo in compagnia di voi stessi? Vi siete mai davvero osservati e, osservandovi, avete mai pensato di lasciar emergere i vostri sentimenti, le vostre debolezze, le vostre bizarrìe, le vostre lacrime, le vostre tenerezze, la vostra spontaneità? Bè, ora è l’occasione giusta per farlo. Potete lasciar spazio al vostro bambino interiore, ai vostri ricordi, alle cose che da tanto avevate in progetto di dire o fare. Vi sorprenderete di voi stessi e farete una sorta di “pulizia emozionale” che vi libererà e insieme a voi, anche gli altri, per effetto di risonanza, faranno altrettanto.
2) Il mare del/i familare/i o partner acccanto.
Diciamolo senza veli. Ogni relazione sia essa di coppia/genitoriale/filiale, per inerzia scivola nell’automatismo e in un certo ” dare per scontato l’altro”, gli attributi che riteniamo l’altro abbia. Si finisce così per guardare l’altro/gli altri della famiglia con i soliti occhiali. I nostri. Appannati dalle consuete credenze sull’altro..In questo periodo, proviamo invece a toglierci i nostri occhiali e immaginiamo che il familiare che abbiamo davanti sia in reltà..un estraneo. Questa pulizia del guardare lasciarà l’altro libero di essere ciò che è permettendo a noi di percepirlo nei suoi lati inconsueti che solo il nostro sguardo libero da aspettative può far emergere.
3)Il mare della crisi e della sospensione di tutte le attività.
Trascorro molte ore a fare ricerca. Poi esco, faccio brevi passeggiate tra le vie desolate di Firenze con le pochissime persone che incontro strette nei loro cappotti e nelle loro paure. Persone quasi come ombre. Frettolose. Sospese. Come la città.
Mi chiedo perchè siamo arrivati a tanto. Che cosa abbbiamo fatto noi, come umanità? Dove abbiamo mancato o ci siamo mancati?
Io credo che abbiamo mancato proprio di umanità. Noi nel nostro piccolo, ogni volta che abbiamo mancato di sorridere, abbracciare, scrivere, perdonare, giocare, amare. Insieme al sistema sociale in cui viviamo che ha promosso l’apparenza, l’egoismo, l’intollerenza e la super-produzione anzichè la condivisione, la fratellanza, il sussidio, l’essenzialità, l’etica. Uscendo fuori, così, da quello che nella prospettiva spirituale orientale si chiama Dharma ovvero La Via delle leggi e dei principi universali.
Perchè “…Non c’è libertà senza amore e non c’è amore senza libertà..” (R.Fiore)
Questo principio lo abbiamo dimenticato troppe volte come individui e come società ed ora la natura ce lo sta dicendo a gran voce.
Ci sta dicendo di fare un passo indietro. Niente aperitivi nè apericene nè cene trangugiate distrattamente con altrettanti amici distratti e distratti convenevoli, niente super-lavoro, niente super impegni, niente cinema nè teatro nè shopping.
Casa. Uscite discrete. Massimo due persone familiari insieme per strada. Quiete…
Assecondiamo dunque questo periodo ascoltandone il messaggio, l’invito a ritornare alla nostra primordialità sacra, al nostro sacro silenzio, al nostro sacro sentire. Ma soprattutto, cominciamo a percepire come il rispetto per noi stessi navighi parallelo al profondo rispetto per i sottili principi universali che sottendono l’uomo e la natura.
La Guarigione di questa epidemia può avvenire grazie alla guarigione di ognuno di noi. Ognuno è un piccolo frammento di consapevolezza che, grazie alla sua evoluzione, può accrescere il benessere personale, delle persone intorno e dell’intero pianeta.
Per quanto riguarda la prevenzione a livello fisico, oltre a tutte le misure precauzionali fornite del Ministero della Salute, dal punto di vista della Medicina Ayurvedica che personalmente abbraccio, è importante in questo periodo:
*utilizzare largamente in tavola: aglio, curcuma, zenzero, rosmarino, origano, salvia che innalzano le difese immunitarie e olio extra vergine di oliva e/o di sesamo a crudo;
*assumere appena alzati al mattino una tazza di acqua calda con limone;
*incrementare l’apporto di vitamina c disponibile in gran quanità negli agrumi, nelle verdure verdi e nel rimedio ayurvedico Chyawanprash disponibile on-line oppure ai seguenti numeri: Centro Stellatum (Roma) cell. 347-1930110, Centro Ayurveda International (Firenze) cell.3358111133.
*adottare un regime alimentare leggero e vegetariano con prevalenza di verdure di stagione e legumi;
*evitare del tutto alcolici e bevande fredde incrementando l’assunzione di tisane e zuppe calde;
*praticare il trattamento Nasya ovvero la pulizia del naso con l’olio Anu Nasya Oil (disponibile ai numeri sopra) e l’auto-massaggio quotidiano con olio caldo preferibilmente di sesamo a cui dovrà seguire una doccia o bagno caldo. Se non possibile tutto il corpo, va bene anche l’auto-massaggio quotidiano della testa e dei piedi. Esistono in commercio olii di sesamo medicati specifici per questa tipologia di massaggio.
*praticare la meditazione ed esporsi ai raggi solari almeno per un’ora ogni giorno.
Vi abbraccio,
Sagara